Ancora proteste per il sistema di smaltimento code Gardaland Express; questa voce della polemica è Andrea Priante in un articolo del 1 Giugno 2009 sul quotidiano "Corriere del Veneto".
Ricordiamo che il sistema prevede di accedere ed usufruire, a seguito dell'acquisto del braccialetto e del talloncino su cui segnare gli ingressi, di una attrazione attraverso una coda preferenziale.
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Pubblichiamo qui di seguito alcuni stralci dell'articolo:
"Se paghi ti diverti, ma se sborsi qualcosa in più ti eviti pure qualche grattacapo. Tutto ha un prezzo, anche nel paese della fantasia, alla faccia di chi non se lo può permettere."
I contrari:
"«È antidemocratico» spiega Lucia Guidetti, arrivata da Verbania con marito e due figli. «Il biglietto d’entrata costa parecchio - afferma - e quindi vorrei capire per quale motivo dobbiamo sentirci clienti di serie B. Noi invecchiamo aspettando il nostro turno in fila e chi ha i soldi ci supera. È assurdo». Vittorio Iorno è un anestesista milanese arrivato nel parco con la nipotina. «Questa trovata - afferma - potevano risparmiarsela, soprattutto in un periodo in cui le famiglie sono alle prese con la crisi economica. Tanto per cambiare, il ricco ruba il posto al poveraccio. È come se facessi l’epidurale solo a chi mi paga di più, mentre le altre pazienti le lascio partorire con dolore. È discriminante, tutto questo»."
Ma non tutti la pensano allo stesso modo:
"Ma per Simone Marchi e la sua fidanzata Paola Oggiano, che hanno acquistato entrambe le tessere, la questione è diversa: «Si tratta di un servizio utile e non ci sentiamo in colpa a superare la fila. Arriviamo dalla Sardegna e abbiamo a disposizione un’unica giornata per divertirci: vogliamo sfruttarla nel migliore dei modi. E se ci costa di più, pazienza»."
Pronta arriva la risposta del parco:
"è solo questione di tempo e presto la Gardaland Express non verrà più vista come una discriminazione. «È un normale servizio a pagamento che offriamo ai clienti - spiega il direttore, Danilo Santi - peraltro soggetto a limitazioni: le tessere non possono superare il 6 per cento dei biglietti venduti». Significa che, nelle giornate clou, ci sono al massimo 2mila visitatori che usufruiscono della card salta-file."
Per l'articolo completo:
Via http://corrieredelveneto.corriere.it/